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Yoga per lo stress: come liberarsi dei pensieri negativi

yoga per lo stress

Vivere meglio grazie alla pratica di questa antica disciplina

Lavoro, famiglia, studio, problemi personali: sono tanti i motivi per cui una persona può sentirsi stressata. In particolar modo nell’epoca moderna, dove le vite di ognuno di noi hanno subito un’accelerata imponente e vengono vissute con ritmi frenetici. Questo comporta anche che ci sia troppo poco tempo da dedicare a se stessi e al proprio benessere, mentale e fisico. In tal senso, una vera e propria ancora di salvezza, è rappresentata dallo yoga, antica disciplina nota per alleviare qualsiasi tipo di stato nervoso e promuovere il rilassamento. Prima di spiegare nel dettaglio quanto sia importante lo yoga per lo stress, bisogna capire da dove si origina e come si sviluppa questa che viene definita come la “malattia del terzo millennio”.

Lo stress, un termine sempre più comune

Dunque, sempre più spesso e talvolta in maniera inopportuna, si sente parlare di stress. Questo termine, che deriva dal latino “stringere”, identifica una reazione fisiologica adattiva indispensabile per la vita ma che, se si protrae nel lungo periodo, può minare l’equilibrio della persona e le sue capacità di entrare in contatto all’ambiente circostante. Inoltre può causare patologie psico-somatiche e modificazioni del comportamento.

Potremmo dire che lo stress rappresenta la pressione di eventi psicologici che causano una reazione nell’organismo. L’adattamento a questi fenomeni può prendere varie forme, sia funzionali che disfunzionali, articolandosi in vari livelli:

  • cognitivi
  • emotivi
  • comportamentali
  • psico-fisico

Attualmente, nel linguaggio della psicologia clinica, con il termine generico stress si indica una pressione ambientale dell’organismo, specificando poi in distress quello negativo, che può condurre anche a reazione patologiche, ed in eustress quello positivo, derivante dall’attivazione delle pressioni stimolare nel soggetto.

In che modo allora può esserci d’aiuto lo yoga per lo stress? Innanzitutto a comprendere che non si possono controllare tutti gli eventi ne tanto meno le persone. Inoltre è fondamentale per appropriarci di nuovo della nostra coscienza, facendo in modo che non ci si identifichi esclusivamente con il proprio corpo o con il pensiero.

Come e quanto influisce sul fisico

La capacità di fronteggiare lo stress viene definita coping e varia da persona a persona, sulla base delle esperienze pregresse e del patrimonio genetico. Si tratta di un concetto molto particolare derivante dall’evidenza che, tutti quei fattori in grado di ridurre l’incertezza, determinino la diminuzione o, più raramente, l’eliminazione, delle risposte fisiologiche ad un evento stressante. Il coping quindi, di base, è definito con un’accezione positiva, che poggia soprattutto sulla riduzione degli indici patologici e fisiologici. È l’incapacità al coping che porta ad alti livelli di stress.

Come accennato prima parliamo di reazioni che avvengono nell’organismo a livello chimico con lo scopo preciso di provocare una risposta fisica. Nel momento in cui ci si trova sotto pressione, il corpo riceve delle vere e proprie scariche di adrenalina che aumentano la pressione sanguigna e la respirazione, le quali si attivano per contrastare con più forza e in tempi brevi la difficoltà che in quel momento è in atto. Tale meccanismo, se protratto nel tempo, può diventare invalidante. Lo stress può assumere una funzione cronica provocando problemi di salute ed infiammazioni, avendo delle ripercussioni importanti sul fisico.

È stato scientificamente dimostrato come la presenza di stress prolungato, che porti ad emozioni profonde, può provocare disturbi gastrointestinali. Non a caso è proprio in questa parte del corpo che tante persone somatizzano le loro preoccupazioni. Difficile digestione, diarrea, colon irritabile sono solo alcuni dei disturbi che si possono accusare se si presenta una situazione come quella di cui stiamo parlando. Questi vanno a minare, non poco, la qualità della vita.

Lo stress cronico

Lo stress quindi è una normale reazione di adattamento che rende l’organismo più ricettivo di fronte a situazioni impegnative. Nel momento in cui questo diventa cronico (distress), non significa che c’è stato un eccessivo carico di lavoro o si è troppo stanchi per i continui impegni che possono susseguirsi nell’arco di una giornata. È piuttosto, la difficoltà che esiste nel ritornare ad una condizione di allentamento, di calma, di riposo, dopo l’attivazione e lo sforzo proficuo messo in atto per superare gli ostacoli della vita e i problemi che questa ci impone di affrontare.

La cronicizzazione di questo disturbo si manifesta anche tramite delle alterazioni profonde del respiro, del tono muscolare, della postura o dei movimenti. Cambiamenti che avvengono ma che delle volte sono difficilmente notabili mentre, lo stress, avanza. Tutto ciò comporta una difficoltà ulteriore nelle normali relazioni ed attività sociali e lavorative.

Sono tante le persone che, attualmente, si definiscono “stressate”. Il numero è in continua crescita e pone questo disturbo come uno dei più comuni tra la popolazione di tutte le età. Oggi infatti colpisce in maniera indiscriminata ragazzi in età scolastica, donne sia con che senza figli, uomini all’inizio della loro carriera o manager affermati. A proposito di lavoro: secondo un recente studio la causa scatenante dello stress per più di un terzo dei soggetti colpiti è proprio l’attività produttività e un mancato benessere organizzativo nella propria azienda.

Yoga per lo stress, un aiuto fondamentale

Potremmo definire lo yoga come un’autentica filosofia di vita nata in India più di duemila anni fa. Naturalmente nel corso del tempo sono stati creati nuovi stili ed insegnamenti ma a non cambiare mai è stato il suo fine ultimo, ovvero quello guidare la persona verso la ricerca di un equilibrio tra corpo, mente e spirito. È uno stile da adottare a 360°, che si basa anche su norme etiche e morali ed aiuta a sentirsi bene, in forma e pienamente soddisfatti, attribuendo un significato profondo all’esistenza.

Lo yoga si può praticare in qualsiasi momento della giornata e anche pochi minuti al giorno possono bastare per godere, almeno parzialmente, dei suoi benefici. Riguardo questi ultimi, come accennato il precedenza, possono coinvolgere il fisico, ad esempio aumentando la flessibilità, l’equilibrio e la funzionalità degli organi.

Ma chiaramente dei grandi vantaggi si possono ottenere anche da un punto di vista mentale. Lo yoga per lo stress è un’arma vincente, da sfruttare a proprio vantaggio per liberarsi di ansie, paure e stati nervosi che ogni giorno influenzano la vita. Migliorando la respirazione e riuscendo a gestire le emozioni è possibile ridurre fenomeni come la depressione o gli attacchi di panico. Non solo: aumenterà in maniera sensibile anche la qualità del sonno e il livello di attenzione e concentrazione durante lo svolgimento delle proprie attività quotidiane.

È possibile raggiungere tutto questo grazie alla pratica delle posizioni che in sanscrito (lingua indoeuropea attestata in India già a partire dal V secolo a.C.) si chiamano asana. Si lavora così in tutte le varie zone del corpo e tutto il sistema riesce ad eliminare meglio le tossine, dannose per l’organismo. Le tecniche di respirazione poi, pranayama, ricaricano di ossigeno ogni cellula del corpo donando a quest’ultimo freschezza e vitalità.

Ci si sentirà focalizzati e concentrati sul presente, senza alcuna distrazione mentale, riuscendo a recepire i messaggi che arrivano sia dal corpo che dalla mente. Assumere uno stato di consapevolezza del presente è uno degli antidoti migliori per combattere lo stress.

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